martedì 27 novembre 2007

Programma per le elezioni amm.ve 2008

Maria Paola De Marchis
Tenuto conto dell’intesa sottoscritta dalle forze politiche di centro-sinistra, dalla quale non è possibile prescindere per nessuno dei candidati alle Primarie del 16 Dicembre, il contributo personale è caratterizzato dalla sintesi delle numerose iniziative svolte dall’Associazione Calliope nel corso degli ultimi anni e che riguardano temi quali la convivenza tra diverse culture, la programmazione urbanistica del territorio e la politica delle risorse umane nelle amministrazioni pubbliche.
Ciascuno dei temi può essere meglio approfondito attraverso gli atti dei Convegni pubblicati sulla Rivista della nostra associazione, quindi per brevità mi limito ad elencare le proposte specifiche per gli argomenti in questione:

Ø LA CONVIVENZA TRA DIVERSE CULTURE
Museo delle religioni “Raffaele Pettazzoni”
Un museo per la conoscenza, il dialogo e la pace


Premessa
L’Associazione Culturale Calliope nasce nel 2004 dall’esigenza di riportare in vita uno dei simboli della città di Velletri, la caserma di S. Francesco. Questa esigenza si è concretizzata in un progetto teso a riqualificare la caserma quale strumento di conoscenza, trasformandola in una chiave volta ad aprire quelle porte che ci possono introdurre alla soluzione dei problemi del mondo contemporaneo.
In questo senso, la realizzazione di un museo delle religioni, concepito non come un mero contenitore di oggetti ma come un mezzo innovativo di trasmissione del sapere, può, appunto, fornire la chiave per poter comprendere ed interpretare il continuo e complesso rapporto di comunicazione tra le culture nell’era della globalizzazione; può aiutare a risolvere quei conflitti e quelle incomprensioni che spesso hanno nelle religioni, o comunque in quei tratti tradizionali che noi occidentali recepiamo sotto la categoria del religioso, una parte importante delle loro radici.
Ed è per questo motivo che si è scelto di definire questa istituzione, dedicata a Raffaele Pettazzoni, il fondatore degli studi storico-religiosi in Italia, come un museo per la conoscenza, il dialogo e la pace. Siamo convinti che non vi potrà essere pace nel mondo senza un vero dialogo tra i popoli, e non vi potrà essere un vero dialogo senza la conoscenza e la comprensione delle tradizioni, della mentalità e della religione di coloro con i quali ci confrontiamo.

Il progetto nei suoi punti essenziali
- Il museo, oltre ad offrire una panoramica delle religioni che di più influenzano e hanno rilevanza nella nostra attualità storica (come ad esempio il Cristianesimo e l’Islam), intende approntare un percorso che, tramite la descrizione delle maggiori civiltà del passato (come ad esempio la civiltà greca), fornisca una maggiore consapevolezza del come si è formato il nostro contesto di vita, ponendo in rilevanza gli elementi centrali e peculiari della nostra identità, punto di partenza necessario per aprirsi alla conoscenza e al confronto con altre realtà culturali.
- L’aspetto didattico sarà valorizzato attraverso l’articolazione del museo per percorsi tematici orientati alla descrizione di aree culturali. Le suddette aree verranno descritte tramite l’esposizione di oggetti appartenenti alla cultura materiale (riproduzioni ove non sia possibile esporre originali) ed alla produzione artistico-letteraria (riproduzioni ove non sia possibile esporre originali). Il museo intende avvalersi anche delle testimoniaze (come ad esempio fotografie, filmati, ecc.) e degli studi di ricercatori nonché offrire anche una panoramica degli studi, sia generale che dei singoli ambiti religiosi, ritagliando spazzi adeguati nelle singole aree espositive oppure, dove sia ritenuto opportuno, dedicare appositi spazzi alla tematica.
- La visita al museo verrà svolta con l’accompagnamento di giovani studiosi specializzati nelle aree culturali pertinenti ai percorsi tematici attivati. La presenza di personale specializzato permetterà, peraltro, l’organizzazione di percorsi trasversali, offrendo così la possibilità di affrontare singoli temi (come possono essere, per rimanere nell’ambito dell’attualità, la guerra e la condizione della donna) in una prospettiva comparativa tra le varie culture.
- Il museo, nell’ambito della sua attività didattica, potrà avviare collaborazioni e progetti con Istituzioni, regioni, enti locali, aziende, associazioni e cooperative. In questa ottica il museo intenderebbe partecipare concretamente alla vita e allo sviluppo del territorio in cui risiede in quella forma di “restituzione ai cittadini”, in forma di cultura e di occasioni di riflessione sull’identità, di investimenti di risorse pubbliche.
- Il museo intende avviare un rapporto di collaborazione strutturale con la scuola e l’università capace di realizzare collaborazioni e progetti di rilevanza sociale e didattica.
- Il progetto prevede la possibilità di attivazione di stage incentrati all’inserimento diretto nelle attività culturali, scientifiche e di gestione del museo.
- Allestimento di una biblioteca specializzata finalizzata alla raccolta e alla diffusione (tramite consultazione e prestiti) di libri, periodici e video/documentari legati alle problematiche storico-religiose.
- Creazione di una rivista, curata dal personale specializzato del museo, la quale sarà destinata alla divulgazione delle ricerche relative alle problematiche storico-religiose di ambito universitario al grande pubblico. La rivista intende coniugare la divulgazione con la ricerca universitaria, diffondendo in un linguaggio appropriato i temi trattati da quest’ultima, mantenendo comunque l’alto livello di tipo universitario.
- Si intende anche riservare uno spazio apposito nel museo alla storia della “casermaccia” e al suo ruolo nell’ambito della storia della città di Velletri.

Ø LA PROGRAMMAZIONE URBANISTICA DEL TERRITORIO
La programmazione dovrà tener conto dell’inserimento di Velletri nella rete regionale attraverso una sua caratterizzazione specifica e precise peculiarità tese a caratterizzarla rendendola attrattiva e unica rispetto ai paesi limitrofi.
Tale impostazione non potrà prescindere dalla tradizionale vocazione, bisognerà tendere al recupero della memoria storica sia culturale che architettonica ma altresì prestare attenzione alle sfide che una moderna città deve affrontare.
Il patrimonio esistente dovrà essere recuperato, valorizzato e inserito nel circuito turistico, in particolare il recupero del centro storico dovrà prevedere: la ripavimentazione delle strade con materiale idoneo ad essere percorso a piedi con scarpe normali, l’incentivazione al rifacimento delle facciate, la creazione di isole pedonali e attrazioni e ritrovi per renderlo vivo. Dovranno essere previste anche incentivazioni per togliere le serrande ai negozi in modo da lasciare visibili le vetrine illuminate anche oltre l’orario di chiusura eventualmente promuovendo un servizio collettivo di sicurezza che garantisca sia i commercianti che i cittadini. Particolare attenzione dovrà essere data all’illuminazione delle strade e alla promozione di spettacoli per fare in modo che Velletri sia una città viva anche nelle ore notturne.
Lo sviluppo urbanistico dovrà prevedere la possibilità di completare la città degli studi con un campus universitario specificatamente prevedendo la facoltà di giurisprudenza e di lettere.
Il Monte Artemisio dovrà essere considerato risorsa turistica primaria e dovranno essere previste tutte le misure idonee a rendere ciò che è rimasto libero da case in grado di accogliere, tra il silenzio e il verde, quanti vogliano ritemprarsi.
Alla pulizia della città dovrà essere data priorità assoluta.

Ø LA POLITICA DELLE RISORSE UMANE NELLE AMMIN.NI PUBBLICHE

La parola pubblica amministrazione evoca scenari di vecchi uffici polverosi, sportelli mai aperti quando vorremmo, passaggi inconcludenti di carte da una stanza all’altra, mentre la realtà della PA è composta anche di persone che svolgono funzioni essenziali e determinanti nella nostra vita.
La macchina amministrativa è lo strumento principale dell’attuazione delle decisioni ad essa va data particolare attenzione perché rappresenta l’impalcatura che tiene insieme una comunità. In questo senso una buona politica delle risorse umane vuol dire non dimenticare che qualsiasi progetto di cambiamento e di progresso della società passa attraverso l’impegno dei singoli e il riconoscimento collettivo del valore del loro lavoro.
Particolare attenzione dovrà essere posta al processo decisionale recuperando i valori fondamentali della convivenza civile e il rispetto delle diverse posizioni, dando le stesse opportunità e privilegiando il merito.
Ovviamente sarà indispensabile la trasparenza negli appalti, nei concorsi, nell’affidamento dei lavori.

sabato 24 novembre 2007

Come posso rifiutare?

Il commento di ”Velletri Oggi” alla lettera inviata da Laura Cesarei a nome di tutti i soci dell’Ass. Calliope evidenzia come sia difficile per me rifiutare l’invito a presentarmi come candidata Sindaco alle primarie del Centro-Sinistra; non è stata però una decisione facile, sono consapevole di competere con persone che fanno politica da tanti anni e che godono di molte amicizie, sostegno e possibilità, anche economiche, superiori alle mie. Molti si chiedono se quando le cose sono difficili vale veramente la pena di affrontarle. Si vale la pena, anzi questa è la sfida vera. Mi avete convinto. Ci sarò.